A Operaestate Festival di Bassano del Grappa, Virginie Brunelle e Rambert Dance Company con musiche live di Philip Selway dei Radiohead, in prima nazionale. Il trittico del Balletto di Roma in prima regionale.
Danza e rock. La “strana coppia” è in scena a Bassano del Grappa (VI) al Teatro al Castello “Tito Gobbi”, dove la sezione Danza della 37° edizione di Operaestate Festival presenta due prime nazionali e una prima regionale.
Giorni intensi della rassegna che, tra luglio e settembre 2017, coinvolge l’intera Pedemontana Veneta e, viaggiando tra tradizione e innovazione, conduce al cuore della danza, del teatro, della musica.
Quando finisce un amore
Il 20 luglio Operaestate Festival porta un angolo di Québéc, con la Compagnia della coreografa Virginie Brunelle: “Plomb”, ovvero piombo. Il peso dell’assenza una volta svanita la leggerezza dell’amore, quando ci si ritrova soli a fare i conti con i ricordi ingrigiti, travolti dalla vertigine del vuoto. Un’espressione atletica, cruda o sensuale, scandita da ritmi dinamici.
L’esperienza di Merce Cunningham
Un mito tersicoreo e un genio della musica danno vita a una “esperienza della danza” che si preannuncia sofisticata e astratta. Dopo quindici anni di assenza, fa ritorno in Italia dall’Inghilterra la celebre Rambert Dance Company, il 22 luglio. Philip Selway dei RadioHead esegue dal vivo la musica originale, assieme al bassista Adem Ilhan e a Quinta. Sulle sonorità acustiche ed elettroniche, il coreografo che ha rivoluzionato i canoni del balletto, Merce Cunningham, struttura il “Rambert Event”, in cui note ed elementi scenici, dalla genesi distinta, vengono assemblati per la prima volta sul palco, dando vita a una performance unica.
Sia i fondali che i costumi sono desunti dai dipinti che Gerhard Richter ha dedicato al compositore John Cage, che con Cunningham affrontò un periodo di sperimentazione artistica. La serata è preceduta da una masterclass tenuta da Jeannie Steel, assistente di Cunningham, la quale ha condotto le prove e insegnato agli interpreti le coreografie senza conoscere la base musicale o gli elementi visivi, pure da lei scoperti solo al momento della messa in scena.
Un trittico contemporaneo ispirato alla tradizione russa
Tre si dice essere il numero perfetto, attorno al quale ruota “Bolero – Trip-tic of contemporary choreography”, che il Balletto di Roma propone il 25 luglio. Una nuova produzione ascrivibile a tre giovani coreografe, Giorgia Nardin, Chiara Frigo e Francesca Pennini, impegnate in altrettanti diversi momenti ispirati al primo Novecento. Il trittico rinnova, in un linguaggio contemporaneo, il clima di fermento artistico che caratterizzò il balletto tradizionale della Scuola russa.